Quali tipologie di colonnine esistono per la ricarica di auto elettriche

By | 24/03/2018
auto elettrica

La tecnologia fa sempre più parte della nostra vita di tutti i giorni. È innegabile come l’evoluzione degli strumenti digitali abbia enormemente modificato un gran numero di attività e anche i nostri stessi ritmi giornalieri. Basti pensare al settore dell’intrattenimento, con la sempre più ampia diffusione di portali come casino.netbet.it, oppure al boom delle auto elettriche, sempre più ricercate per un minor impatto sull’ambiente.

Proprio in riferimento alle auto elettriche, nel corso del tempo questo settore si sta espandendo sempre di più e sta cominciando ad essere apprezzato un po’ in tutto il mondo. In tanti si chiedono come sia possibile ricaricare questo tipo di vetture. Ebbene, la risposta è facile ed è legata all’uso di specifiche colonnine di ricarica.

Cosa sono le colonnine di ricarica per auto elettriche

Le colonnine per auto elettriche servono proprio a permettere un’operazione fondamentale, ovvero la ricarica di questo tipo di veicoli. Uno dei primi aspetti che meritano di essere approfonditi è quello legato alla differenza tra i punti di ricarica pubblici e quelli invece privati, che sono collocati all’interno delle abitazioni delle varie persone.

Quando si parla di colonnine di ricarica private si fa riferimento a quei modelli che vengono installate all’interno del garage di casa oppure all’interno del parcheggio di un’azienda. Invece, le colonnine di ricarica pubbliche sono quelli che si possono trovare lungo le strade città oppure in parcheggi, ovviamente, aperti al pubblico.

I due fattori chiave: velocità e potenza

Ci sono due aspetti che possono fare la differenza nella scelta delle colonnine di ricarica per auto elettriche. Da un lato troviamo la potenza e dall’altro la velocità in merito al rifornimento di energia nei confronti del veicolo che si utilizza per gli spostamenti.

Esistono delle colonnine di ricarica a corrente alternata (chiamate con la sigla AC), e altre che, invece, si caratterizzano per essere a corrente continua (DC). Nella maggior parte dei casi, le colonnine che sono collegate alla rete elettrica della propria abitazione fanno parte della prima categorie, mentre tutte quelle che si possono trovare in spazi pubblici, possono essere di entrambe le categorie.

Le colonnine di ricarica AC e DC

Prima di analizzare le tipologie di colonnine, è bene mettere in evidenza come, spesso e volentieri, all’interno dei garage privati, si trovano delle prese domestiche che lavorano in corrente alternata a una potenza pari a 230 volt, fino a toccare una tensione massima pari a 7.4 kW. Si tratta di una tensione che offre la possibilità di collegare davvero qualsiasi tipo di device senza incappare in alcun tipo di pericolo per la propria sicurezza e quella della propria casa.

Come si può facilmente intuire, ricaricare la propria vettura elettrica con una normale presa domestica comporta una durata piuttosto lunga, ovvero diverse ore. Altrimenti, si può optare per l’installazione all’interno del proprio garage di quello che viene chiamato wall-box, che può erogare fino ad una soglia massima pari all’incirca a 22 kW di potenza massima, garantendo quindi delle tempistiche di ricarica decisamente più rapide.

Le colonnine di ricarica che funziona a corrente continua offrono la possibilità di effettuare la ricarica della propria vettura elettrica a un’energia che si aggira intorno ai 400 V, chiaramente riducendo notevolmente tutte le tempistiche sopra descritte.

C’è un sistema molto utile e pratico per poter individuare in men che non si dica se una colonnina di ricarica funziona a corrente alternata oppure a corrente continua. L’aspetto su cui bisogna focalizzarsi è il caricabatteria, che nel caso delle colonnine di ricarica che funzionano a corrente continua è collocato all’interno della struttura. E, nel futuro, chiaramente verranno realizzate delle soluzioni sempre più all’avanguardia e in grado di diminuire i tempi di ricarica.