Il leader di Forza Italia, durante la trasmissione domenicale di Canale5, sbotta: “Pentastellati pericolosi come i post comunisti nel ‘94”
In vista dell’election day del 4 Marzo, Silvio Berlusconi si è recato come ospite nel programma-contenitore di Canale5, Domenica Live. E, come riporta Sky TG24, ha lasciato il suo inconfondibile segno, scagliandosi contro il Movimento 5 Stelle. Barbara D’Urso, conduttrice del programma, ha annunciato che sarà solo la prima di una serie di presenze di politici in vista, appunto, delle elezioni del 4 marzo 2018. Quindi, nel corso delle prossime puntate, gli appassionati di politica potranno vedere in TV i leader che si giocheranno le elezioni. Ma c’è da segnalare che la presenza nello show del Cavaliere non è certo una novità, ma resterà nella storia come un vero e proprio attacco al Movimento di cui è candidato premier Luigi di Maio.
Dure le parole pronunciate da Berlusconi a Domenica Live durante l’intervista della D’Urso. Secondo il pensiero dell’ex premier, il M5S è difficile chiamarlo partito, visto che sembra quasi una setta che prende degli ordini da un vecchio comico ( ovvero Beppe Grillo) e che cambiano parere dalla mattina alla sera. E se qualcuno si chiede come mai il leader di Forza Italia è ancora in campo, la risposta arriva a mezzo schermo. Berlusconi è qui perché c’è bisogno di lui. E sui pentastellati, il Berlusconi pensiero è chiarissimo: pericolosi come i post comunisti del 1994. Secondo il leader di Forza Italia, l’astensionismo gioverebbe solo a loro.
Le esatte parole dell’ex premier sono le seguenti ( in parafrasi): secondo Berlusconi, si sta verificando un caso che ricorda il 1994 da molto vicino, in quanto c’è una formazione populista, ribellista, pauperista, quasi più pericolosa dei post-comunisti di cui sopra. Secondo l’ex presidente del Milan, sembra una setta che prende ordini da un vecchio comico e dal figlio di un socio defunto e sconosciuto, cambiano parere dalla mattina alla sera e sono capaci di seguire ogni idea. Secondo Berlusconi, questo atteggiamento porterebbe l’Italia verso il disastro, oltre che portare al Governo dei rappresentanti pessimi della magistratura militante. Ma ovviamente, non si è fermato a denigrare il partito di Luigi Di Maio, bensì ha elencato il programma elettorale per il suo partito. La ricetta è meno tasse e una rivoluzione della Flat Tax, oltre che il portare le pensioni minime a 1000 Euro al mese e adeguare quelle più basse al costo della vita attuale. La replica di Luigi Di Maio non si è fatta certo attendere. L’esponente grillino era a Ivrea per sostenere il candidato sindaco dei pentastellati. In questa occasione ha accusato sia il centrosinistra, sia il centrodestra, sottolineando che Renzi e Berlusconi hanno paura di loro perché stanno davanti e loro sono costretti a inseguire. E ha annunciato che nei prossimi giorni selezioneranno i candidati grazie agli iscritti e alle loro preferenze. E auspica di triplicare il numero di parlamentari. Inoltre, la loro formazione di Governo sarà reso noto prima delle elezioni, in modo che gli elettori non votino a scatola chiusa: si annunceranno quindi i ministri del governo Cinque Stelle a breve.
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